Dalle ali alle ali
Se Red Bull ti mette le ali la McLaren si tiene le sue. Il team papaya conferma la sua forza e porta a fare due cose considerazioni.
La prima. Dimostra che lo strapotere visto sino a oggi e oggi ulteriormente aumentato, se possibile, non era esclusivamente merito della flessibilità delle sue appendici alari.
La seconda. È che il potere politico dei team inglesi è infinitamente maggiore di quello della Ferrari. Perché se è vera la prima considerazione è anche vero che le nuove direttive tecniche tanto pubblicizzare e annunciate come prossimi game changers fanno ridere. Come fa ridere, ma non da ieri, il sistema di controllo. E fanno sbellicare dalle risate le motivazioni addotte da Tombazis alla domanda di Mara sangiorgio sul perche i controlli non siano fatti in modo dinamico e non statico. Lo ripeto per la millesima volta. Ci fosse stato ancora il Drake avrebbe fatto saltare il tavolo con tutta la Fia sopra. Purtroppo , e anche qua mi ripeto, l’unico che ha a cuore la Ferrari in quella cozzaglia di dilettanti è Leclerc. Tutto il resto da Elkann in giù è apparentemente interessato ma realmente indifferente alle continue figuracce accumulate nel corso degli ultimi 4 lustri o giù di li. Altrimenti qualcuno farebbe realmente qualcosa di sensato, e non operazioni completamente inutili se non dannose come dare 100 milioni ad uno stilista. Storie trite e ritrite. Per il GP poi si potrebbe fare il copia incolla degli ultimi. McLaren davanti , stavolta anche in qualifica, a tutti e dominanti in gara come forse mai quest' anno. Tutti gli altri dietro. Forse ancora più dietro rispetto a prima. L’unico a tentare , inutilmente, di opporsi un po' a questo strapotere è stata la RB che ha messo in campo una strategia molto azzardata basata sulle 3 soste che ad un certo punto sembrava pagare. Almeno per il podio. Poi la safety car finale e le gomme hard messe obbligatoriamente hanno permesso a Leclerc, per una volta fortunato, di salire sul podio. Squalifiche pending a parte. Diciamo che ad oggi è sul podio. Il sorpasso di Hulkenberg su Sauber a Hamilton poi mi esenta dal commentare la gara dello stilista più veloce (?) e pagato del mondo.
Sintesi?
Ricordando una citazione di Gattopardiana genesi “tutto è cambiato perché nulla cambi”
Ora le ali, intese come quelle dei Boing diretti verso Montreal, i team le useranno per recarsi in Canada. Dove tra 15 giorni andrà in scena un’altra puntata di questa serie chiamata “La papaya mortale”
Chi morirà lo sappiamo già (i sogni mondiali di RB, Ferrari e Mercedes) per sapere chi sarà l’assassino dovremo vedere chi tra Norris e Piastri prevarrà.
Per la Ferrari, se non lo hanno già fatto, sarà il caso di cominciare a pensare più seriamente al 2026 perché siamo solo a giugno 2025 ma si vedono lontano le nuvole arrivare sul 2026.
E purtroppo pioverà molto forte.
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