Scienza non fantascienza
Recitava una vecchia reclame” volevamo stupirvi con effetti speciali, ma noi siamo scienza non fantascienza “
Ecco il weekend della Ferrari è racchiuso in questo slogan. Arrivati a Monaco dopo un weekend “casalingo” da dimenticare, soprattutto per le qualifiche il team di Vasseur ( finché va così non posso definirlo il team di Enzo Ferrari) giocava ancora in casa, almeno per uno dei suoi piloti. E le premesse tecniche non lasciavano prevedere nulla di buono vista la cronica difficoltà della SF-25 a districarsi tra le curve lente.Che trattandosi di Montecarlo sarebbe come dire andiamo in pasticceria a un diabetico. Però come ho avuto modo dire nei giorni scorsi una speranza c’era. Perché qua tutti avrebbero dovuto alzare un po' le macchine, viste le caratteristiche del circuito, e la Ferrari era sicuramente la più abituata a girare con questa anomalia tecnica. E poi le parole di Charles venerdì lasciavano un po' sperare. E soprattutto la Ferrari aveva in macchina il miglior componente che da solo vale almeno 5 decimi a Monaco. Un componente che solo in Ferrari hanno la fortuna (sprecata) di avere: Charles Leclerc. Il monegasco ha fatto un weekend straordinario, frustrato da un secondo posto nelle qualifiche di sabato dopo un tris di “pole” nelle libere. Un maledetto decimo che ha sancito poi la vittoria di Norris oggi. Il pilota inglese non ha commesso nessun errore ( proprio oggi….) e ha fatto fruttare la prima posizione in griglia. Negli ultimi giri la voglia di fare l’impossibile di Leclerc si percepiva sino sul divano di casa. E credo che molti ferraristi,in alcuni casi ,spingessero col sedere sul divano in avanti come si fa con i kart per guadagnare un chilometro orario ,come per dare una mano a Leclerc nel disperato tentativo di trasformare la scienza in fantascienza. Ma onestamente non ci sono mai state le prerogative tecniche neanche per tentare il sorpasso, e la frustrazione vista negli occhi di Charles sabato l’abbiamo rivista oggi. E fa male. Personalmente fa molto male perché il pilota monegasco non ha mai guidato, a mio parere , con la prestazione, la qualità e la maturità degli ultimi due anni e vedere questo talento sprecato così fa male . Molto male. E lo fa ancora di più quando ad ogni intervista non perde l’occasione di dichiarare il suo amore per la rossa e la voglia di portarla a vincere. Lo fa con gli occhi della speranza e la grinta del suo talento ma in questo sport, dove la variabile macchina è predominante, spesso il talento non basta. Cosa dire , basterebbe che chi comanda in Ferrari avesse per questa squadra, per questo marchio che il MONDO ci invidia, per questo pezzo di storia del nostro paese lo stesso amore che ha Charles e tutto potrebbe cambiare. Già basterebbe….ma noi siamo scienza e non fantascienza.
Dimenticavo. L'altro pilota della Ferrari, lo stilista prestato alle corse, si è preso quasi un minuto.
Ci vediamo a Barcellona con le nuove regole per capire se qualcosa cambierà...
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Commenti
Mi spezzi Sergio!!