La F1 di Copperfield.
La principale abilità di un illusionista è quella di distrarre l'attenzione del pubblico facendolo concentrare sulla mano destra mentre lui sta preparando il trucco con la sinistra. E lo scempio dell'epilogo finale del Gp di Monza è manna per l'illusionista ( leggi team principal) della Ferrari che sorridente ( chissà perché?) ci spiega che se la SC car che fosse scesa in pista con i tempi giusti probabilmente Leclerc avrebbe vinto. E che la strategia fatta dal muretto Ferrari era stata fatta in attesa di una SC. A parte il fatto che queste parole suonano molto strane visto l'andamento del Gp sembra proprio una magnifica manovra illusionistica. Fatta per evitare di spiegare come mai prima della SC la Mercedes , che partiva dietro la Ferrari, fosse più vicina a Leclerc di quanto lo fosse Leclerc a Max , che partiva invece partiva davanti. A discapito delle dinamiche che Gp si è chiaramente visto dai camera car che Max ha prodotto la prestazione necessaria per vincere. Attenzione. Non la massima possibile dalla sua vettura. Detto questo ad onore della cronaca e delle reali prestazioni viste in pista quello a cui abbiamo assistito oggi è da film horror. Lo spettacolo andato in scena negli ultimi giri è da Rocky horror pictures show. Ma a 360 gradi. Dalla Direzione gara ai commissari in pista. La FIA manda in pista la SC con chiaro ritardo, si è capito da subito che la McLaren ferma in pista avrebbe dovuto essere spostata con una gru . Poi dopo il ritardo viene mandata in pista davanti alla vettura che è terza. Robe mai viste . Ennesima dimostrazione di un mondo che mette nelle mani di dilettanti "un' impresa" che ingloba il massimo del professionismo. E , siccome a Monza ci sono andato in questi giorni, posso dire che l'organizzazione è stata alla "bassezza" della situazione " con buchi organizzativi impressionanti. Roba da terzo mondo. E anche lo spettacolo della gru in pista che va contromano con una vettura appesa è l'ulteriore dimostrazione di quanto Monza dovrà ripensare alla sua organizzazione se vorrà avere un altro contratto da firmare al termine di quello in essere. Perché attenzione, i problemi ai limite del ridicolo visti nell'organizzazione degli eventi che avrebbero dovuto nascere a latere del Gp ( fun zone e ruota panoramica per dirne due) per trasformare un evento sportivo in un evento globale in perfetto stile yankee sono stati molto gravi. Di certo non hanno alimentato nella proprietà made in USA la convinzione di portare sul tavolo delle trattative per il nuovo contratto nel minor tempo possibile. Anzi. Azzarderei proprio il contrario. E qua ragazzi non esiste gioco di prestigio o abilità illusionistica al mondo che possa sviare lo sguardo di Liberty Media. Gli americani hanno sborsato miliardi , non milioni, per portarsi a casa questo show. E solo un anno dopo si sono trovati a dover fare fronte pure ad una pandemia che ha praticamente bruciato l'inizio del piano industriale che avrebbe permesso alla proprietà di rientrare dei costi dilatandone altresì i costi. Quindi mandare in mondovisione situazioni e spettacoli simili equivale a giocare col fuoco seduti su una cisterna di benzina. E lo sconcerto assume anche dimensioni maggiori pensando che questo era il centenario del Gp Monzese che andava festeggiato con ben altra convinzione e preparazione. Come si dice uomo avvisato mezzo salvato. Non come Binotto che è stato avvisato mille volte e salvato mille e uno. E mentre noi ci struggiamo in rivissuti e ciclici patimenti da mondiale perso abbiamo il sig. Elkann , che per i meno addentro sarebbe il capo di Binotto, esaltarne il lavoro confidando in una vittoria entro il 2026. Giuro la prima volta che ho letto queste parole ho subito guardato la data pensando fosse il primo aprile. Ma appena ho realizzato che siamo in settembre ho dovuto assumere che era tutto vero. Tutto tremendamente vero. Drammaticamente vero. Talmente vero che adesso sto usando il dettatore automatico per buttare giù queste poche righe perché le braccia sono cadute e con loro quasi tutte le parti del mio corpo fatte a coppie. Quindi tifosi della Ferrari io non so come dirvelo allora mi faccio aiutare da De Gregori:
La storia siamo noi nessuno si senta offeso.
La storia siamo noi, attenzione, nessuno si senta
escluso.
La storia siamo noi, siamo noi che scriviamo le lettere,siamo noi che abbiamo tutto da vincere, tutto da perdere.
Evidentemente però a pensarla così siamo solo noi tifosi a qualcuno che purtroppo conta molto più di noi evidentemente le cose vanno bene così.
Mi piacerebbe solo tanto, tanto sapere cosa ne avrebbe pensato Enzo Ferrari.
Aggiungi commento
Commenti