L'arancio al tramonto diventa rosso.
Nella scala dei colori l'arancio arriva prima del rosso. E anche il sole nel suo graduale passaggio nel cielo si tinge prima di arancio e poi di rosso. Ma la stella del nostro sistema solare oggi ha sottovalutato la stella del firmamento del Cavallino. Il pilota della Ferrari oggi mette in pista una prestazione che sovverte l'ordine delle cose. La sequenza cromatica predestinata. Una gara che prima spazza le nebbie orange e poi fa alzare al cielo i rossi vessilli di italica passione. Il.vichingo olandese ,per oggi, si e’ dovuto piegare a miti consigli. Certo non è stata una passeggata. Quando guidi una Ferrari quest'anno non lo è quasi mai. Certo il barbeque messo in scena da Sainz a 12 giri dalla fine proprio mentre da torero stava traffiggendo il toro austriaco ( brutta immagine ma molto veritiera) non ha certo contribuito a stabilizzare ne il battito cardiaco di leclerc ne quello di altri circa 10 milioni di ferraristi. Fosse finita qua. Invece una sequela senza soluzione di continuità di team radio andava di giro in giro ad incidere sulla nostra fibrillazione atriale con problemi di ogni sorta che sorgevano ad ogni curva. Ogni volta che la scritta team radio compariva sullo schermo il silenzio calava davanti al monitor per ascoltare quale nuovo problema la macchina rossa stava cercanzdo di frapporre tra il monegasco e la bandiera a scacchi. Bandiera adottata dalla F1 proprio mutuando quella dell' automobil club di Montecarlo. La F1 è sempre un incrocio di ricorsi ed eventi che si replicano nel tempo e nel modo. E quindi dopo il più lungo count down della storia giro dopo diro, problema dopo problema finalmente leclerc ha avuto indietro dalla dea bendata una vittoria che resta comunque un decimo del credito che ancora il monegasco ha nei confronti della sorte. E mentre i fumogeni tingono ancora il cielo austriaco di arancio leclerc prova a degergerlo con gli spruzzi di chamoane che lancia dall'alto del gradino più alto del podio. Adesso, dopo aver svuotato sul foglio digitale l'intero carico emozionale di quest infunito Gp passiamo alla cronaca. Trattandosi di Gp di " sprint race dotato" il racconto parte dal sabato pomeriggio. Sprint race appunto. La gara parte con max il pole anche perché una bandieta gialla al termine del Q3 del venerdi ha impedito ai ferraristi di avere le gomme al masdimo del loro potenziale. Quindi. Max in pole , leclerc secondo, sainz terzo , russel quarto causa penalizzazione a Perez. Poi ocon , a segiire magnusen, schumy ( la hass merita poi un discorso a parte) e hamilton. Via via tutti gli altri. Al via max parte bene , come sempre quest'anno, e complice una dura lotta tra i due compagni (?) di squadra del cavallino, riesce a mettere un buon margine sugli inseguitori. Margine che sarà decisivo per la vittoria . Come dicevo dietro lotta dura in casa maranello con sorpassi e manivre che sembrano più la continuazione dell'ultimo gp che l'inizio di questo. Morale al termine del 21esi ed ultimo giro della mini gara max primo, charles secondo, sainz terzo, russel quarto perez quinto e via via vlia altri con le hass in grande spolvero. E siamo alla domenica. La griglia essendo un copia incolla della classifica della gara del giorno prima e praticamente la stessa di sabato. Stesso via stesso risultato con max che va . Stavolta però i due ferraristi non si danno noia tra loro, anche perxhe leclerc mette subito in chiaro che oggi non ha voglia di giocare e aenza indugi si butta alla caccia del campione del mondo. Oggi però la Ferrari ha decisamente in altro passo ma soprattutto è molto più gentile con le gomme. Su entrambi i compound. Giala o bianca non fa differenza la Ferrari ne ha di più. Tanto che in RB un po' per tartica un po' per forza mettono in atto una serie di oit mai vista quest'anno. La Ferrari però oggi è perfetta ai box dimostrando che questa stagione il lacoro degli ingegneri al muretto sarà fondamentale per l'esito finale. Ad un certo punto più che L gp d'austria sembra di assistere a uno dinquei film in cui il protagonista rivive sempre lo stesso fiorno in una sorta di loop temporale. E anche qua il ripetersi della stessa situazione di gara con leclerc che si è trovato oer ben 3 vilre nelle conduzionu di dover superare max dava la sensazione di un loop infinito. Inoltre c'era anche Sainz che stava rimontando su Verstappen e proprio quando lo spagnolo era in scia all'olandese il suo motore ha deciso che per oggi aveva lavorato a sufficienza e che si sarebbe concesso una pausa al barbeque. I pezzi volati alcuelo fanno oensare che l'anima, ma anche il corpo, di un pistone abbia abbandonato la sua sede naturale per pingersi verso il cielo. E il fuoco che ha avvolto il cofano motore della F1-75 che più che il paradiso ai ferrarisyi ricordava l'inferno. Inferno che si sarebbe protratto di guro in giro sino alla fine con leclerc che aveva in problema nuovo af ogni giro. Ad un certo punto avevndo esaurito il numero di problemi immaginabili ho temuto, all'ennesimo team radio, che leclers lamentasse problemi anche al lettore di cd...
Insomma tra mille variabili tecniche, tattiche e strategiche leclerc taglia il traguardo per primo davanti a verstappen hamilton russel, ocon, schumacher ( che neglio ultimi gp sembra incarnare lo spurito del padre) norris, magnussen ( a completare una splendida gara della haas) ricciardo e Alonso.
E questo è il breve racconto di una serie infinata di eventi tecnici,tattici emizionali spirituali, scaramantici ecc ecc.
Infine come chiosa finale per mettere un filo di zucchero a velo che rende ancora piu dolce questa vittoria occorre dare un occhio, interessato, alla prestazione della haas. Soprartutto nei rwttilinei tanto che un signore che se ne intende, Hamilton, ha detto questa macchina è imprendibile in rettilineo. E la cosa bella ,per i ferraristi, è che ciò che ha reso cosi imprendibile la Haas in questo week end, anzi, woken ende per dirla in modo autoctono, sarebbe la nuova parte ibrida della PU made in Maranello che (un uccellino sembra abbia confidato ) sia stata prudenzialmente montata dalla Ferrari su un team satellite. Fosse veramente cosi la prospettiva con cui la Ferrari si presenterà in pista sui circuiti di Spa e Monza potrebbe trasformarsi da incubo a sogno. E come spesso accade i sogni sono immersi in un nebbia. Stavolta rossa però.
Adesso focus sulla Francia.
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