È il momento di andare...al fondo

Pubblicato il 12 marzo 2024 alle ore 10:43

I primi due GP della stagione sono da poco andati in archivio, e anche se è estremamente prematuro, si può tentare di stilare un mini bilancio di quanto osservato sino ad ora. Le questioni che si possono affrontare, ripeto con tutte le cautele del caso, sono al momento due, se vogliamo restare prettamente in campo tecnico - sportivo tralasciando cioè forse la più grande “novità” del 2024 e cioè l’Horen gate o forse sarebbe meglio chiamarlo il Red Bull gate.  La prima riguarda l’istantanea meramente asettica della gerarchia delle forze in campo, o forse sarebbe meglio dire in pista. A tal proposito quello che abbiamo visto in queste due gare sembra peggiorare, per chi non è tifoso della Red Bull, quanto già visto nel 2022 ma soprattutto nella passata stagione. Perché se nel trionfale , per Max, 2023 la seconda  Red Bull , quella data in gestione a Perez è sembrata più volte latitante e pertanto attaccabile in questo inizio di 2024 sembra che questa nuova RB20 incontri il gradimento dello stile di guida del messicano molto più di quanto lo facesse la sua genitrice RB19. Oddio ad onore del vero non è la prima volta che Checo parte forte per poi perdersi col passare dei GP. Comunque al netto del futuro della stagione di Perez, che la momento nessuno può conoscere, ad oggi il numero due del team ha portato due volte al secondo posto la sua macchina. Ne più ne meno di quello che il team gli chiede. Buon per lui e per la sua possibile riconferma. E come è chiaro il dominio RB sembra altrettanto chiaro che al momento c’è solo un team che può destare un briciolo di preoccupazione tra i bibitari. La Ferrari. La classifica e quanto visto in pista parlano chiaro, gli unici gradini del podio lasciati liberi da due drivers della RB sono stati occupati dai piloti Ferrari che hanno pure occupato le posizioni immediatamente successive con Leclerc 4° in Barhein e il giovanissimo Bearman settimo davanti rispettivamente a Norris e a Hamilton. Prova che il progetto SF24 ha un’ottima base, e una grande guidabilità, cosa che i due piloti nel team di Maranello hanno detto sin dai primi giri a Fiorano. Dietro la situazione è un po' nebulosa con Mercedes, McLaren e Aston Martin a contensersi i posti di rincalzo.

Nel gruppo della medio bassa classifica invece ad andare oltre le aspettative è la Haas, che probabilmente eredita dalla Ferrari la bontà del progetto, mentre la delusione è la Racing Bull o RB19 2.0

Tutti erano preoccupati di vedere ancora una Red Bull , camuffata ma anche no, dominare anche il gruppo degli altri. Come dire Red Bull prima in “serie A” Racing Bull prima in “serie B”. E invece no. Bene per l’imprevedibilità dello sport.

E veniamo ora alla seconda questione quella più tecnica. 

Facendo un analisi di quanto visto in pista , dei tempi dei singoli “T” e soprattutto delle telemetrie emerge una tendenza di base soprattutto prendendo in considerazione i la Red Bull e la Ferrari. Al netto dell’enorme passo in avanti della SF24 rispetto alla SF23 che ha sanato praticamente tutti i difetti della Ferrari della passata stagione, rimane ancora un bel gap da colmare.Ma onestamente mi sarei meravigliato del contrario. La cosa che fa vedere il bicchiere mezzo pieno però rispetto all’anno scorso è che questa macchina è molto più “sincera” lineare e coerente della passata. Questo rende molto più facile trovarne i difetti e concentrare gli sforzi per sviluppare e per portare in pista tutte le evoluzioni necessarie a sanarli. Cosa praticamente impossibile con la SF23 che aveva comportamenti enigmatici e spesso contradditori che non permettevano di “capire” quali fossero le strade tecniche la intraprendere per risolvere i problemi. E qua arriviamo ad oggi. A quanto visto fin'ora dunque quello che si vede è che in termini di prestazione, soprattutto in gara, la Ferrari qualcosa ha guadagnato sulla RB e soprattutto è riuscita ad allungare la qualità della prestazione su 57 giri e non su 27.

Il problema è che non è ancora sufficiente e che soprattutto l’inesorabile regolarità con la quale i piloti RB riescono a tenere un ritmo vincente al momento in Ferrari è una chimera. Così succede che per metà GP perdi tantissimo nel primo settore e poi , invece, da lì in poi cominci ad essere il più veloce dello stesso terzo di circuito. Oppure che non riesci a stare sotto il mezzo secondo se non oltre per alcuni tratti della gara e poi negli ultimi due giri con gomma hard usata fai prima il tuo giro veloce, alla tornata 56 e poi il giro veloce della gara all’ultimo. Quindi dove operare per risolvere questa situazione? Io purtroppo non dispongo di tutti i dati necessari , e probabilmente neanche delle competenze necessarie per poter fare un analisi tecnicamente precisa. Ho però una chiara idea che mi arriva da tutta una serie di dati inconfutabili. Dai dati che ci sono arrivati, relativi a molti parametri  con  principalmente riferimento a velocità di punta  carichi aereodinamici delle ali , e telemetrie personalmente, ritengo che emerga in modo chiaro dove stia il vero dominio RB . Sta nel fondo. Che da sempre è , secondo me, il vero componente dominante del progetto. L’esperienza maturata nel passato dal genio Newey nella gestione dell’effetto suolo ,vedi per esempio il discorso porpoising, è stata ed è la chiave di tutto. Avere un fondo che genera gran parte del carico e del grip ti permette di avere un range di configurazioni settaggi enormemente più ampio e personalizzabile di tutti gli altri Questo perché si sa che il fondo genera moltissima deportanza senza però creare drag. Sembra il segreto di pulcinella ma a volte le cose sono molto più semplici di quello che sembra. Avere un fondo efficiente vuol dire avere una macchina che si adeguerà sempre ai vari tipi di circuito proprio in virtù dell’ampio ventaglio di soluzioni e configurazioni praticabili amabilmente concesse da sua maestà: l’effetto Venturi che sulla RB è molto potente. E a tal proposito sono state quanto mai illuminati le parole di Toto Wolff spese  nei giorni di test per mondiale  in Barhein. Il team principal Mercedes alla specifica e anche un po' provocatoria, domanda fatta da un giornalista in riferimento al fatto che la RB si fosse presentata ai nastri di partenza con una veste aereodinamica molto simile a quella che in Mercedes hanno provato, senza riuscirci, a fare funzionare per due anni il buon Toto ha replicato:” il segreto della RB non sta in quello che si vede. Il  segreto sta in quello che non si vede. Non è nella tanto osservata scossa. Il quid vincente è sotto”. Ecco appunto …quel sotto lasciava intendere molto sotto. Praticamente rasente il suolo. E di questo io ne sono straconvinto. Sono talmente convinto che ritengo che avere un fondo che lavora così bene ti permette di “metterci sopra tutto quello che vuoi”. Io penso che queste continue “rivoluzioni” aereodinamiche messe in essere dal Leonardo di Stratford-upon-Avon nelle Midlands Occidentali ( leggi Newey ndr.)

sul  body della RB siano comunque  un’evolzione migliorativa ma al contempo un bellissimo specchio per le allodole. Come dire orpelli dall’effetto  fumogeno concessi allo spirito innovativo, rivoluzionario e anche artistico del suo progettista. In fondo è stato lui stesso a confessare che spesso sta in griglia osservato da tutti  a fingere di copiare a guardare e disegnare componenti delle altre auto che però non gli interessano affatto mentre un suo fidato fotografo immortala le componenti della concorrenza che realmente lo incuriosiscono. E il giochino sembra lo stesso. Cambio completamente le forme , attenzione NON i concetti base, della mia macchina così tutti si concentrano sulle forme…. E non pensano alla sostanza. Tutti a guardare la buccia e nessuno pensa al succo. Si guarda la superficie e non si va…al fondo. Ecco questo è l’errore che non deve fare la Ferrari. A Maranello devono andare al fondo e da lì costruire la base per poter recuperare e forse , chi lo sa raggiungere , sorpassare la RB . Anche se loro sono diventati famosi per avere le ali il loro successo, in F1, è invece legato all’efficienza assoluta del fondo. 

Ragazzi non facciamoci ingannare e vi esorto tutti in officina e facciamoci il ….fondo

Poi i risultati arriveranno.



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