
Australia dove tutto è down-under
Ferrari ,il salto del canguro?
Le prime prove libere sono appena concluse e se il buongiorno si vede dal mattino, direi dalla notte fonda visto che le PL1 sono iniziate alle 02.30, allora potrebbe essere un buon week end per la Ferrari.
Stiamo calmi, anzi molto calmi, calmissimi.
Dopo il doveroso keep calm facciamo un’analisi heart-free , senza sentimenti, ma il più oggettiva possibile.
L’analisi dice che la Ferrari , che sfrutta un circuito fatto di curve di media velocità che tanto sembrano piacere a questa SF24, ha messo due macchine nei primi 3 posti e sul passo gara ha fatto vedere di essere forte e soprattutto costante. Se a questo quadro unite il fatto che la Red Bull non ha fatto la…Red Bull allora il dipinto è completo. Sarebbe meglio dire che Verstappen non ha fatto Verstappen ma gli inghippi che gli hanno fatto perdere molto tempo ai box vanno in parte a giustificare una prestazione da “pilota umano” che da tempo non gli vedevamo fare. Insomma il miglior venerdì da tempo immemore per la Ferrari . Basterà per stupire il mondo? Ahhh saperlo! Certo miglior luogo di una nazione che si definisce down-under , sottosopra, non ci sarebbe per capovolgere i valori in pista, almeno per una volta. Oltre non aggiungo altro, ho già sfidato fin troppo la scaramanzia e la fortuna due signorine facili all’ira e particolarmente permalose per infastidirle oltre.
Dietro ai due team citati la McLaren è molto, molto veloce mentre la Mercedes sembra essere un pallido fantasma della macchina che ha dominato per 8 anni.
L’altra vettura dei pacchetto di testa, l' Aston Martin sembra anch’essa molto in “palla” ma loro generalmente al venerdì sono più scarichi in termini di benzina degli altri. Al momento non si può dire di più se non che la guidabilità vista nei camera car della Ferrari e un po' di sottosterzo visto sulla Red Bull, una rarità, del campione del mondo sono un'ulteriore buona novità.
Adesso però mancano ancora le PL3 e soprattutto le qualifiche e domenica la gara. Quindi manca tutto quello che conta.
Per il momento in “quello che non conta” siamo davanti.
Speriamo
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