
La prima e l'ultima a Miami
Miami. Sul tracciato cittadino della Magic City della Florida si sono verificati due eventi che resteranno nella storia della formula uno.
Tutti e due legati a personaggi nati sotto l’ombra della Union Jack: Norris Lando , from Bristol UK che ha vinto il suo primo di F1 e Newey Adrian from Colchester UK che invece ha fatto la sua ultima comparsa in una pit lane con la divisa Red Bull.
E capovolgendo gli addendi possiamo dire che l’inizio delle vittorie ( che speriamo per lui non si fermino a una) di Lando sono la fine di una lunga attesa e la fine di Newey in Red Bull è contemporaneamente l’inizio di una nuova esperienza ( speriamo in Ferrari) . Insomma inizio e fine si intrecciano come le curve di un circuito ipotetico che ha più a che fare con le vicende umane che con quelle tecniche.
Fatto il preambolo filisofico-sentimentale-passionale, passiamo all’analisi del week end americano.
Premessa. Red Bull si presentava a Miami “solo” con gli aggiornamenti già presentati in Cina e con gli adeguamenti del caso frutto del lavoro fatto al simulatore. McLaren invece ha portato in pista il “vestito” nuovo e probabilmente anche l’intimo “ nuovo visto che le modifiche riguardavano in modo importante anche quella parte della vettura che non si può vedere.
Ferrari invece è praticamente la stessa che ha fatto tutti i GP dall’inizio stagione. Quindi 3 filosofie di sviluppo molto diverse tra loro. Red Bull, che si è presentata in pista già al primo Gp con una macchina vincente è stata la prima a cambiare le forme della sua vettura.
McLaren dal canto suo ha portato in pista molte novità, in modo anche azzardato volendo, vista la presenza della gara sprint e quindi l’assenza di tempo per provare siffatte modifiche. Ferrari infine che proprio per lo stesso motivo ha scelto di non portare nulla di nuovo in America per buttare tutto in macchina nel week end Imolese. Week end in cui vedremo una SF24 così differente da essere definita versione, B e in cui ci sarà più tempo e km da dedicare alla messa a punto dei nuovi sviluppi. Insomma 3 idee 3 pensieri. E cosa è uscito da questo groviglio?
Il GP più bello, combattuto e incerto della stagione. Con McLaren ,RB e Ferrari che praticamente producevano le stesse prestazioni partendo da punti di partenza diversi. La noia degli altri GP sembrava essere un lontano ricordo, quando i piloti di questi 3 team se le “suonavano” di santa ragione. Bello. Bellissimo. La fine della "scontatezza" porta sempre con sé le emozioni. E la classifica finale ne è la più splendida rappresentazione. Primo Norris. Secondo Verstappen. Terzo Leclerc. Poi Sainz ( poi scandalosamente retrocesso in quinta posizione) che ha preceduto Perez e un combattivo Hamilton che ha pressato per lunghi tratti di darà il messicano della RB mettendo in scena il suo bel GP della stagione.
La storia e le vicende della gara non le racconto tanto il GP l’avete visto tutti. Oggi lo spazio è per lo spettacolo e le emozioni.
E se le modifiche che la Ferrari porterà in pista a Imola manterranno le promesse che stanno trapelando nei box,allora possiamo tranquillamente dire che lo spettacolo è appena iniziato.
Abbiamo già l’acquolina in bocca e la passione sulla pelle.
Ricordando pre tra i top drivers sei 3 team citati l’unico a non aver ancora vinto quest' anno è Leclerc…..
Così tanto per dire….
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