
Le stagioni della marmotta
Silverstone. Sicuramente tutti noi conosciamo quel simpatico animaletto che, soprattutto sulle cime alpine, spesso fa capolino dal terreno , come se facesse un pit stop dalle infinite corse che fa nell'intricatissima rete di “circuiti” sotterranei abilmente progettati e costruiti dal laborioso roditore. Però molti di noi si ricordano anche il film “il giorno della marmotta”. Film magistralmente interpretato da Bill Murry e Andie MacDowel. In pratica è il racconto di un giorno, quello della marmotta appunto, che dovrebbe sancire la fine l’inverno e l’inizio della primavera. La fine del periodo di buio e l’inizio di quello di luce. Peccato che per motivi astrali sia innescata una sorta di loop spazio temporale che fa si che il giorno si ripeta all’infinito. Ogni giorno è sempre uguale al precedente e quindi il passaggio non avviene mai. È un gorgo dal quale non si emerge. Ecco credo che i tifosi della Ferrari stiano da anni vivendo il giorno della marmotta. Anzi ormai ha senso parlare di stagioni della marmotta. Non mi addentrerò in questo articolo in analizzare le questioni tecniche che appassionano sempre solo i malati come me.Mi limito a dire che ormai sono anni che alla Ferrari il loop è sempre lo stesso. Si inizia quasi sempre benino a volte anche molto bene (2015,2018,2019,2022 e 2024) ma poi quando tutti i team durante l’anno mettono in pista gli sviluppi la Ferrari finisce inevitabilmente per perdere terreno ed essere superata fuori e dentro la pista. Non aspettatevi una risposta sul perché da me , perché onestamente non c'è l’ho. O meglio. Ho un ‘idea che nei prossimi giorni vi racconterò e, che in parte,ho già narrato negli articoli precedenti. Per il momento faccio solo la frustrante cronaca del loop nel quale noi amanti del cavallino siamo finiti da ormai 16 anni. E purtroppo non solo noi. La faccia e le prestazioni di Leclerc credo siano le stesse di quelle di tutti i tifosi della Ferrari che ogni anno, proprio come il pilota monegasco, si trovano a rivivere lo” stesso incubo “ (parole sue) e a”buttare GP nel cesso”( ..sempre parole sue).
Ieri poi è stata ufficialmente sancita la fine della decennale esperienza di Enrico Cardile responsabile tecnico delle ultime Ferrari di Binottiana concezione. Cosa ne penso l’ho già detto ma lo ripeto. È un bene. Adesso , personalmente, aspetto un altro “cordiale saluto” di un altro Enrico… Poi speriamo che il futuro si chiami Newey anche se ormai il tempo stringe perché il 2026 è ormai alle porte. Del 2025 neanche parlo con buona pace del neo rivincitore in patria(dopo 3 anni)Hamilton Lewis che domenica era strafelice per la vittoria conquistata a Silverstone ma al tempo stesso anche un po' preoccupato per aver doppiato una delle macchine che dovrà guidare l’anno prossimo. Anche se secondo me lui vorrebbe rivivere il GP di Silverstone all’infinito…
Marmotta permettendo .
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