L'uomo che sconfisse i numeri

Pubblicato il 28 luglio 2024 alle ore 20:21

Ad un chilo e mezzo dalla vittoria.

 

Spa Francoschamp. 

Quando i chili contano più dei decimi.

Primo Russel secondo Hamilton e terzo Piastri questo era il podio del GP del Belgio datato 28 luglio 2024 almeno sino alle 17,00  Ai piedi del podio in stretta sequenza temporale seguivano Leclerc, Verstappen e Norris divisi da due decimi sul traguardo. Quindi tutti sul podio tra grida, applausi e Ferrari, inteso come il prestigioso vino italiano e non come scuderia di F1. 

Ma proprio mentre il povero George ancora odorava di spumante a sciacquargli di dosso il profumo del nettare d’uva è arrivata una doccia fredda. Doccia che sicuramente faticherà a dimenticare. La sua Mercedes che tanto l’ha supportato nel GP alla fine l’ha “tradito”. La macchina che ai suoi occhi è parsa come la più  bella delle modelle, proprio come molte modelle è risultata essere sottopeso. Non di molto, ma, in base ai rigidi regolamenti della F1 , neanche di poco. Diciamo il “necessario” per fare partire la squalifica. Giusta nella sostanza tremendamente ingiusta nella forma. Russell ha, anzi a questo punto è più corretto dire avrebbe, strameritato questa vittoria conquistata alla fine di un dei GP più belli della stagione. Un GP che ha visto i primi 7 racchiusi in 10 secondi. Roba impensabile solo un paio di mesi fa. Non solo. L’ha vinta mettendoci del suo. Tanto di suo. In barba ai calcoli dell’I.A. e alla miriade di algoritmi di calcolo ha molto umanamente deciso di fare qualcosa che nessun computer aveva previsto. Fare tutta la gara con solo due treni di gomme. Una decisione fuori dal coro e da tutte le fredde  analisi dei numeri. Il team radio era chiaro:” ragazzi perché non ci proviamo? Dai proviamoci”.  In barba ai dati e alle analisi. E alla fine c'è l’ha fatta il povero George. Ha sconfitto tutto e tutti. Algoritmi, calcoli , ingegneri e numeri. Ma non aveva fatto i calcoli, appunto , con la rabbia dei numeri. Infatti proprio i numeri si sono vendicati e quando il numero del peso dei chili della sua Mercedes è comparso sul display kg  796,5 la vendetta è sembrata chiara e spietata. 1 kg e mezzo sotto il peso minimo. E quindi squalifica. Il podio alla fine vedrà al primo posto Hamilton seguito da Piastri e sul terzo gradino Leclerc. È stato uno dei più bei gran premi degli ultimi anni. Un GP dove la vittoria è stata in gioco sino alla fine, e molti piloti l’hanno accarezzata e con lei hanno accarezzato il sogno di salire sul gradino più alto del podio. E tutti a loro modo avrebbero al contempo avuto qualcosa su cui recriminare, qualcosa da rimproverarsi. Hamilton  per non aver fatto la stessa strategia di Russell. Piastri per aver fatto un errore al pit che gli ha tolto due secondi fatali. Leclerc che nonostante una Ferrari che ormai è quarta forza partiva comunque dalla pole e quindi davanti a tutti. Norris che pur avendo la miglior macchina del lotto ha sciupato( ancora) tutto con una bruttissima partenza. Verstappen che nonostante la pole in pista è dovuto partire dall'undicesima posizione causa penalità per cambio motore. Sainz perché se avesse fatto la stessa strategia di Russell , inspiegabile lo stint di 6 ( dico 6!) giri, magari sul finire di gara avrebbe potuto trovarsi nelle stesse condizioni tecniche che hanno consentito al buon George di tagliare il traguardo per primo. Insomma tutti hanno fatto qualcosa di sbagliato, qualcosa sulla quale recriminare. Tutti tranne uno. Uno che ha fatto tutto in modo perfetto. Anche di più. E infatti era l’unico a poter festeggiare senza nulla su cui recriminare. E invece. Come ho già detto,mai fare arrabbiare i numeri. I numeri sono vendicativi! E infatti si sono vendicati! E lo hanno fatto in modo spietato senza anima e cuore. Da numeri appunto. Ma per noi amanti di questo sport alla fine di questa giornata non resteranno i numeri della giornata come i punti dei vincitori, i decimi di distacco, le velocità massime o la sequenza delle posizioni sul podio. No!  A noi resterà l’impresa di un ragazzo, di un pilota che ha sfidato gli algoritmi a petto nudo con la spada del suo talento e lo scudo della sua fantasia e ha vinto. Per noi ha vinto. Tutto quello che è avvenuto dopo la bandiera a scacchi non ci riguarda. Non riguarda i tifosi. È tutta “roba” che non ci appartiene, roba di numeri appunto.

A noi bastano gli occhi felici di George.

Bravo George l’uomo che sconfisse tutti gli avversari …. ma  non i numeri!



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