Leopardi era Ferrarista

Pubblicato il 14 aprile 2025 alle ore 12:55

Leopardi era Ferrarista

 

Probabilmente Leopardi e Gotthold Ephraim Lessing erano Ferraristi “ante litteram". Ormai credo che sia chiaro che l'anelito di felicità e la speme del piacere magistralmente “dipinti” dal poeta di Recanati nel sabato del villaggio e la citazione più esplicita del filosofo tedesco “l’attesa del piacere è essa stessa piacere “ abbiano avuto come posteri  destinatari noi tifosi della Ferrari. Noi che  dal 2008 viviamo nella spasmodica attesa del piacere. Un tempo così lungo che il giorno che il piacere dovesse manifestarsi, palesarsi al nostro cospetto potremmo non essere in grado di riconoscerlo rendendo così vani pure i quasi 4 lustri di attesa. Ah triste, beffardo e meschino il destino di chi profonde a piene mani amore per il Cavallino!

Quanto ancor il nostro agognato desio dovrà attendere? Per quanto ancor i nostri cuori dovranno grondar sangue,  dopo che per anni siamo stati trafitti da teutoniche stelle trepuntate, da lattine di rossi tauri  alati ed ora… al fin della licenza toccati, infilzati, finiti da greve mannaia color papaya?

Il tramonto del Barhein nei nostri pensieri invernali avrebbe dovuto dipingere il cielo di rosso intenso invece domina l’arancio immenso.  E meno male che piloti e team a volte danno la sensazione di non essere all’altezza della macchina. Perché viene da pensare che se il buon Max o Leclerc avessero avuto tra le mani quel “missile” adesso saremmo di fronte ad una stagione già segnata. Anche se al momento non si profilano all’orizzonte seri contendenti ma solo saltuari e alternanti avversari pronti esclusivamente ad approfittare di particolari condizioni contingenti o degli errori del team papaya. La stagione passata insegna però che “approfittare in modo eccessivo e disinvolto" di una temporanea, sebbene molto solida condizione tecnica superiore potrebbe essere un esercizio di sfida alla sorte che potrà anche presentare il conto durante lo sviluppo della stagione. Anche se al momento non si vede proprio chi potrà mettere in discussione questa supremazia. Ieri in alcuni tratti di gara, per esempio, la Ferrari sembrava essere un degno avversario e se  la SC ( francamente  eccessiva)  non avesse  tolto gli uomini in rosso da una situazione tecnica molto vantaggiosa sia in termini di prestazione che di strategia forse avremmo anche potuto assistere all’impossibile all’incredibile grazie ad un ultimo stint più corto e quindi percorribile con le rosse. Chissà. Onestamente la facilità con la quale Piastri ha rimesso in chiaro le cose alla ripartenza lascerebbe poche velleità di gloria. Ma almeno avremmo potuto vedere se quanto stavamo vedendo fosse "vera gloria” ( leggi prestazione vera ) o fortuita contingenza.

Ma tant’è un ultimo stint fatto su gomme “suck” ,parole e musiche  dello stilista, ha tolto ogni speranza a noi che siamo rientrati in pista con le bianche. 

Adesso si riparte subito per il prossimo GP. Quello dell’Arabia Saudita. 

Chissà se domenica sera , giorno di Pasqua, ci sarà l'inizio e della risurrezione della Ferrari?

Personalmente non credo alla Pasqua  …fuguriamoci a Vasseur. 

Al massimo allungheremo ulteriormente l'attesa…

 

 

 

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