
Il miracolo di Pasqua
E al terzo giorno risorse. Dopo il venerdì da mani nei capelli, un sabato abbastanza demoralizzante ( nel distacco più che nella prestazione) il terzo giorno Charles di Nazareth ha fatto il miracolo. È risorto al podio anche se sull’ultimo gradino e accanto a sé non aveva due kakourgoi ma due piloti. L’altro invece quello che guadagna 50 milioni di denari ha ancora tradito….le attese. Una prestazione inattesa , quanto appunto miracolosa, anche se la Ferrari non è mai stata realmente in gara per la vittoria. Quindi nessun tedeum ma solo un raggio di luce in fondo al sepolcro…ops tunnel. Inutile spingersi oltre con le illusioni. Davanti ci sono sicuramente McLaren e Red Bull e non di poco. Quindi gaudeamus ma non troppo. Anche perché oltre alla macchina non all’altezza la Ferrari ha anche uno stilista sulla vettura n° 44 che come Ponzio Pilato spesso se ne lava le mani. Inutile recriminare le mie profezie in merito ne parlano già nelle lettere ai blogghisti capitolo 1 paragrafo 1 di gennaio 2024 D.C. ( dice la “C” sta per Charles).
Il GP è stato in linea con le attese tranne la partenza, che poi ha deciso l’esito finale, dove inusualmente Max si è fatto sorprendere al via da Piastri che l’ha costretto ad una manovra che ha portato ad una penalità per il campione del mondo. 5” di penalità che Max ha scontato al pit lasciando strada libera al pilota Australiano che da lì in poi ha controllato la gara, apparentemente con facilità. Il pepe era dietro dove Leclerc ha prima superato Russel e poi a suon di giri personali si è magicamente difeso dal ritorno di Norris che stava risalendo della retrovie. Quindi al traguardo primo il numero 81, poi Verstappen e il risorto Leclerc. Qualsiasi valutazione sulla prestazione Ferrari, per certi versi inaspettata in positivo, non mi dilungherei. Probabilmente non lo sanno neanche loro perché sono andati cosi forte come spesso hanno detto di non capire perché andavano piano. Vedremo nei prossimi GP soprattutto da Barcellona dove i nuovi regolamenti sulle ali potrebbero stravolgere i valori in campo. Come no. Quindi Leclerc conferma di essere un pilota in grado di lottare per il mondiale, se avesse una macchina all’altezza, mentre Hamilton dimostra di essere ormai uno stilista prestato alla F1. Fornisce prestazioni di un esordiente con uno stipendio da numero uno. Binomio in perdita. Soprattutto per la Ferrari.
Almeno adesso in Ferrari sanno chi seguire nello sviluppo della macchina, 7 mondiali vinti o no.
Adesso si và a Miami la gara che l’hanno scorso fu game changer della stagione. Non credo che succederà anche quest' anno, perché come già detto questo ruolo , eventualmente , spetterà alla gara di Barcellona.
Vedremo, al momento ci accontentiamo del regalo trovato nell' uovo di Charles.
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