Il mondiale si riapre?
Dritto al cuore Ramon. Come nell’epico film di Sergio Leone, in questo week end Verstappen ha puntato dritto al cuore…del campionato. Due pole altrettante vittorie. E i piloti della McLaren sebbene dispongano ancora di un buon vantaggio, tanto per restare in tema cinematografico, rischiano nei futuri weekend da qua alla fine del mondiale di rivivere “ ogni maledetta domenica” la stessa gara.
La sensazione che il clima in griglia sia completamente cambiato si avverte ormai da qualche Gp, e la classifica politi nelle prime 3 posizioni si sta sempre più accorciando. Da dopo il Gp di Olanda, l'ultima gara prima della vera e propria pausa estiva, dove la situazione per Verstappen sembrava disperata (-104 punti da Piastri) la tabella delle statistiche riporta il seguente ruolino per il campione del mondo:
Monza (GP d'Italia): Vittoria. Baku (GP d'Azerbaigian): Vittoria. Singapore (GP di Singapore): Secondo posto. Austin (GP Stati Uniti - Gara Lunga + Sprint): Doppia Vittoria.
Quindi una rimonta Incredibile: da -104 a -40
Un trend di tutto rispetto che a questo punto autorizza Verstappen ad avere più di qualche semplice speranza di portare a 5 i suoi titoli mondialì.
E anche la gara di ieri ( e quella sprint di sabato) nelle sue modalità contribuisce ad alimentare il sogno.
ll Gran Premio è stato un’autentica prova di forza per Max Verstappen. Partito dalla pole position l'olandese ha gestito la gara con la maestria che lo contraddistingue, tenendo a bada prima Charles Leclerc e poi la McLaren di Lando Norris, che nel finale di gara è riuscito a prendersi la seconda posizione che sino a quel momento era nelle mani di Leclerc, ottenuta grazie ad una grande partenza aiutata da un azzardo tecnico, le gomme rosse.
Charles torna quindi sul podio mostrando una Ferrari decente, quasi sorprendente se paragonata allo scempio visto venerdì e sabato. Per una volta il weekend di Maranello ha cambiato percorso. Male venerdì e sabato. Bene , benino, la domenica. Diciamo che potendo scegliere questa è la versione preferita. Il problema, come ho già avuto modo di scrivere in passato, è sempre lo stesso e sportivamente inquietante. In Ferrari non sanno perché sono andati così male venerdì e sabato e non sanno perché sono andati così bene domenica. È questa la vera cosa demoralizzante di questo team. Non anno la motivazione tecnica che conduce la macchina a sviluppare prestazioni o meno. Quando pensano di aver capito salta fuori l’ennesima variabile che manda tutto per aria. Una volta il caldo una volta al freddo una volta il layout del circuito eccetera eccetera. Quindi prendiamoci questo brodino caldo ma non aspettiamoci altri miracoli nei prossimi gran premi e la faccia di Leclerc sul podio sembrava esprimere proprio questa condizione. Gli occhi dicevano sono qui ma non so il perché. Adesso si va in Messico circuito completamente diverso non fosse altro per l’altitudine, vedremo come andrà. E per chiosare in ambito cinematografico legato al Mexico nel prossimo weekned Verstappen guarderà il film: Corri uomo corri!
Chiudo come sempre con il mio non richiesto suggerimento a Charles: cambia squadra vai a vincere da un’altra parte perché settimana scorsa hai spento 28 candeline e la carriera di un pilota non è infinita anche se Alonso sembrerebbe lì a dimostrare il contrario.
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